Come riconoscere l’olio d’oliva di qualità

L’olio d’oliva è uno dei vanti della produzione italiana, l’oliva, alla base della sua produzione, viene infatti coltivata e raccolta in ogni regione italiana, con una gamma di sapori ed aromi decisamente ampia e variegata.
Riconoscere però un olio d’oliva di qualità da uno scadente o addizionato non è una cosa semplice da fare, gli elementi in gioco sono davvero molti ed a volte le differenze sono minime.

olive da olio-olives for oil

olive da olio-olives for oil


L’olio d’oliva è una delle basi della dieta mediterranea, e un assaggiatore professionista di olio d’oliva, alla stessa maniera di un sommelier, è immediatamente in grado di riconoscerne il grado di purezza, già solo con l’olfatto. Ben più difficile il compito del consumatore, dal momento che le etichette presenti sulle bottiglie non forniscono tutte le informazioni, come la provenienza delle olive e la loro eventuale lavorazione in un frantoio aziendale, un elemento che migliora la qualità dell’olio prodotto, che viene ricavato dalle olive in un arco di tempo molto breve successivo alla raccolta.

Un prodotto genuino deve poter esplicitare un elemento di forte distintività /unicità attraverso almeno uno degli elementi sottocitati:
• Materie prime
• Filiere dedicate
• Processi di lavorazione
E questo elemento deve essere poter raccontato: diviene l’elemento narrativo di ogni prodotto.

Tornando al problema iniziale, com’è possibile riconoscere un olio d’oliva di qualità senza avere seguito qualche corso specifico al riguardo? Ecco qualche consiglio.
Annusate l’olio, versato in un bicchiere, ad occhi chiusi, per non essere influenzati dal colore più o meno scuro dell’olio, se percepite un profumo di sostanze erbacee, di verdure o frutti freschi siete in presenza di un buon prodotto, se invece questo odore dovesse richiamare alla mente frutta e verdure passate o peggio ancora risultasse rancido, il prodotto è da scartare.

bicchiere assaggio-tasting glass

bicchiere assaggio-tasting glass


Dopo la prova olfattiva eseguite quella gustativa, per farlo nella maniera più appropriata vi occorre il seguente materiale: bicchieri scuri per non essere condizionati dal colore dell’olio, acqua gassata per sciacquarsi la bocca, una mela verde per pulire il palato dalle molecole di olio dopo ogni assaggio.
Fate cadere poche gocce sulla lingua e insufflate aria, questa azione rafforzerà le percezioni già avvertite nella fase olfattiva del controllo aiutandovi ulteriormente nella scelta dell’olio giusto.

Come abbiamo scritto in premessa, l’Italia è ricca di olii di qualità da Nord a Sud, dove i frantoi selezionano le varietà di oliva migliori, aiutati dalla natura e dalla passione.
Ora sta a voi scegliere l’olio extravergine che preferite.

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