I segreti per fare una perfetta pasta con le sarde

“Santo ca veni festa ca fai” recita un antico detto siciliano. Ciò significa che per i siciliani ogni scusa è buona per festeggiare e San Giuseppe, essendo una ricorrenza molto sentita in Sicilia, offre lo spunto adatto per una serie di ricette della tradizione che non possono mancare sulla tavola dei palermitani in questo giorno, prima tra tutte la pasta con le sarde.

La pasta con le sarde è un piatto della tradizione che affonda le radici nei secoli. Leggende datano la sua nascita nel periodo della dominazione araba, ma la storia recente abbina questa prelibatezza culinaria alla festa di San Giuseppe, santo protettore dei poveri. I nobili in tale data usavano offrire e servire presso le proprie dimore questo piatto dalle ambigue fattezze. Infatti esso si compone di ingredienti poveri, quali sarde e finocchietti, ed altri eccelsi come pinoli, uva sultanina e pistilli di zafferano..
 

È per questo motivo che se sentite l’odore pungente del finocchietto selvatico, misto all’inconfondibile profumo delle sarde, ammorbidito da quello dello zafferano e dalla dolcezza di uvette e pinoli, non avrete dubbi di essere a Palermo ed è il 19 marzo. In quasi tutte le case le donne palermitane, o gli uomini di buona volontà, sono intente a diliscare le sarde, sbollentare i finocchietti e compiere tutti quei gesti rituali che condurranno alla preparazione dell’immancabile pasta con le sarde. Almeno questo è ciò che avveniva in passato.

Ma se pensiamo al ritmo di vita sempre più frenetico che accompagna il nostro presente, forse ci verrà difficile pensare che quella di preparare un condimento complesso come quello della pasta con le sarde sia rimasta una consuetudine consolidata nelle case di tutti i palermitani e sono sempre più quelli che la comprano già pronta presso le gastronomie che la preparano per l’occasione.
 

Fonte: cronachedigusto.it
                                                                         

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Ingredienti per 4 persone:

bucatini 400 grammiUna cipolla biancaZafferanofinocchietto selvatico 500 grammi3 acciughe salateSaleolio extravergine d’olivaacquapangrattato 30 grammipinoli e uva passa250 grammi nette di sarde100 grammi di concentrato di pomodoro

Lavate il finocchietto ed eliminate la parte finale dei gambi più dura. In un tegame capiente pieno di acqua versate un cucchiaio di sale e portate a bollore. A questo punto aggiungete il finocchietto e fate cuocere per 10 minuti a fuoco basso. Scolate il finocchietto mantenendo nel tegame l’acqua che vi servirà a cuocere la pasta e lasciate intiepidire il finocchietto che poi strizzerete per eliminare l’acqua in eccesso. A questo punto tagliatelo in piccoli pezzi. Tritate finemente la cipolla, in un tegame versate l’olio fino a coprire il fondo. Aggiungete la cipolla e fatela rosolare insieme a 3 filetti di acciuga fino a farli sciogliere a fuoco dolce. A questo punto aggiungete i finocchietti tritati e un po’ d’acqua e unite il concentrato di pomodoro. Insaporite con sale e pepe, aggiungete i pinoli, l’uva passa e lo zafferano e fate stringere la salsa. Infine aggiungete le sarde diliscate e sfilettate e cuocete 5 minuti a fuoco dolce. Cuocete i bucatini al dente e maneggiateli con il sugo. Servite calda con la mollica tostata spolverata sulla pasta.

Stefano Goffredo

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