Il Lambrusco Mantovano

Ci siamo già occupati del Lambrusco Modenese, nelle sue tre tipologie, il primo ad ottenere, nel 1970, la DOC.

Ci sono però altre DOC di lambrusco, a Reggio Emila, Parma e Mantova.
Oggi ci occuperemo della DOC mantovana.

Situata tra il Garda, il Mincio e il PO, Mantova è la terra di origine della dinastia dei Gonzaga e la zona di produzione di ottimi vini.
mantova
Il Lambrusco Mantovano DOC è un vino da pasto frizzante di colore rosso rubino, con gradazione minima di 10°.
Il profumo è abbastanza intenso, poco persistente, fine, vinoso e fruttato.
Al palato si presenta morbido, quasi di corpo, abbastanza fresco, poco tannico e sapido, e ben equilibrato.

Il Lambrusco Mantovano DOC è prodotto in due aree disgiunte: il Viadanese, ossia il territorio fra i fiumi Oglio e Po comprendente i comuni di Viadana, Sabbioneta, Dosolo e Pomponesco e l’Oltrepò mantovano; in provincia di Mantova i comuni di Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Moglia, Quistello, San Benedetto Po, Revere, Poggio Rusco, Sermide.

La tradizione vitivinicola nel basso mantovano risale al tempo dei Benedettini che imponevano gli affittuari delle loro terre l’imposta vinicola di cui se ne ha testimonianza. Benché lo sviluppo della coltivazione della vite si abbia nel 1100, la viticoltura moderna nasce nella metà del 1900 in seguito all’invasione della Fillossera.
I numerosi impianti di vite che coprivano la superficie della pianura mantovana e le sette cantine sociali che raccoglievano l’uva per la trasformazione, spinsero gli agricoltori a costituire, tra il 1902 e il 1958, altrettante società cooperative.
Tra il 1950 e il 1960 inizia la riconversione delle aree agricole a destra dell’Oglio e del Po, mentre nelle zone a sinistra del Po e dell’Oltrepò Mantovano si attesta la coltura della vite.
Queste zone rappresentano oggi le zone di produzione del Lambrusco Mantovano considerato la bandiera enologica di tutto il Basso Mantovano.
A indicare la qualità e la notorietà anche oltreoceano di questo vino, il Lambrusco Mantovano ottiene il riconoscimento DOC nel 1987.

Il Lambrusco Mantovano DOC si ottiene da uve di vitigni Lambrusco Viadanese, Grappello Ruberti, Lambrusco Maestri, Lambrusco Marani e Lambrusco Salamino minimo 85%, con eventuale aggiunta di Ancellota e Fortana per un massimo del 15%. Dopo la pigiatura, le uve vengono messe a fermentare e a macerare assieme alla vinaccia in recipienti chiamati fermentini, secondo la tecnica della vinificazione in rosso. È durante questa fase che bucce e vinacce
rilasciano i pigmenti che conferiscono il colore rosso al vino.
Con la successiva svinatura, si separa la vinaccia dal mosto travasando il vino in vasche di conservazione.
In queste vasche a causa dell’abbassamento della temperatura si blocca la fermentazione alcolica e inizia la fermentazione malolattica . In questa fase il vino subisce una riduzione di acidità e acquisisce stabilità, limpidezza e parte delle caratteristiche organolettiche tipiche.
Dopo l’invecchiamento il vino viene stabilizzato e imbottigliato.Un-calice-di-Lambrusco-Mantovano

Essendo un vino frizzante, il Lambrusco Mantovano Doc viene sottoposto a rifermentazione , mediante la quale si ottiene la formazione della spuma. La dolcificazione deve effettuarsi con mosti d’uva o mosti concentrati, tutti provenienti da uve atte alla produzione di questo vino Doc.
Nei limiti previsti dalla legge è consentito l’uso del mosto concentrato rettificato.

Agli inizi del 1900 gli emigrati italiani costretti a trasferirsi in Sud America, non rinunciarono a portare con se il Lambrusco Mantovano considerato il vino della tradizione italiana.
Il Lambrusco nello stesso periodo appare sulle tavole del Waldorf Astoria di New York.

Per conservare correttamente il Lambrusco Mantovano DOC è sufficiente tenere le bottiglie a un’umidità del 70‐75% affinché il tappo non si asciughi.
Si consiglia inoltre di mantenere una temperatura costante fra 10 e 15°C e di utilizzare scaffalature di legno, sulle quali sistemare le bottiglie in posizione orizzontale, per attutire i colpi.

Il Lambrusco Mantovano DOC all’esame olfattivo si presenta abbastanza intenso, poco persistente, fine, vinoso, fruttato.
Ha un sapore abboccato, morbido, quasi di corpo, sufficientemente fresco, poco tannico e sapido e mediamente equilibrato.

Per coglierne appieno il gusto, è consigliabile abbinare il Lambrusco Mantovano DOC con preparazioni poco o abbastanza strutturate, come brodini di carne, bolliti misti e cotechini in umido. Se ne consiglia la degustazione in calici per vini rosati freschi, a una temperatura compresa fra i 14 e i 16°C.
Il periodo ottimale di consumo è entro uno o due anni dalla vendemmia.

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